Quando pensiamo a ballare Tango, inevitabilmente, pensiamo sempre ad una coppia formata da un uomo e da una donna.
Questo è talmente radicato che, anche durante le spiegazioni, si fa riferimento all’uomo e alla donna.

Ma non è sempre così.
Capita sempre più spesso di vedere, anche nelle esibizioni, coppie formate da due uomini o da due donne. Proprio per questo, ritengo molto più preciso, in sede di spiegazione, parlare di leader della coppia (ossia chi guida, uomo o donna che sia) e di follower (chi segue)
Il cambio di ruolo quando impariamo a ballare Tango: “the best leader is the best follower”
A livello didattico ritengo di fondamentale importanza imparare a sentire cosa si prova nel ruolo dell’altro.
A volte propongo esercizi per affinare la sensibilità corporale o direttamente chiedo alle coppie in sala di cambiare il ruolo, in maniera tale che ognuno due riesca a comprendere di cosa ha bisogno l’altro nel ballo.

Questo è importantissimo sia per chi guida, così comprende che significa ricevere la guida e per chi segue così prova che significa dover guidare e comprende meglio come seguire.
Il cambio di ruolo e il Tango “queer”
Tralasciando l’aspetto didattico e andando su quello dello svago e delle esibizioni, sono sempre più le coppie che ultimamente stanno proponendo con molto successo esibizioni di tango queer, ossia con coppie appartenenti allo stesso sesso.
Per quanto io sia una amante della tradizione, devo dire che ritengo queste esibizioni molto interessanti e piacevoli da vedere.
Ovviamente anche in questo caso, la coppia che si esibisce deve trasmettere qualcosa e impressionare il pubblico quanto a musicalità e bellezza del movimento. Il solo essere due donne o due uomini che ballano insieme non basta: come per tutte le coppie, chi decide di esibirsi deve ballare bene!
E per nostra fortuna, le coppie di Tango queer che ballano bene sono tante!
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